Venezia ti stupisce sin dal primo istante, basta uscire dalla stazione dei treni e ti sei già innamorato. La laguna sembra un mondo lontano. Dimenticati i classici rumori della città, i clacson, il traffico, il tremolio del tram. Venezia ha un suono tutto suo. Piuttosto, abituati a sentire il rimbombo dei passi nelle calli più isolate, il ciarlare dei turisti, il tintinnio dell’acqua.
dove andare – Il modo migliore per girare in città è sicuramente a piedi. Calle dopo calle, ponticello dopo ponticello, il più delle volte ti fai direttamente trascinare dal fiume di gente. Il vaporetto è il mezzo più comodo, ti porta davvero ovunque. Se invece vuoi sentirti un po’ Angelina Jolie in The Tourist allora prendi pure il taxi, ma prepara a sganciare metà del budget messo da parte per tutta la vacanza.
- Libreria Acqua Alta: vasche da bagno e imbarcazioni in stile veneziano, i libri stanno ovunque tranne che sugli scaffali. E’ un posto poco conosciuto ma dal fascino incredibile, il paradiso per gli amanti dei libri, il posto top per la foto da influencer che finge di essere acculturato, un luogo da vedere per tutti i comuni mortali. Qui troverete titoli di seconda mano o fuori produzione;

- Zattere: la passeggiata al tramonto è d’obbligo. E’ un posto che nessuno si fila, o almeno così dicono le mie attendibilissime fonti, lontano dalla ressa di turisti e con un panorama incredibile;
- Basilica dei Frari: è la più grande delle chiese di Venezia. Al suo interno ci sono tantissime opere d’arte, tra cui due dipinti di Tiziano. Ciò che la rende unica è però il fatto di ospitare tombe e monumenti funebri di alcune illustri personalità legate alla città, da Canova a Tiziano, passando per Monteverdi e numerosi dogi;

- Il Ghetto: era il quartiere dove gli ebrei erano obbligati a risiedere durante il periodo della Repubblica di Venezia. Oggi è sì il centro della comunità ebraica in città, con sinagoghe e altre istituzioni religiose, ma anche meta per gli amanti dell’artigianato e dei prodotti vintage;
- Fondaco dei Tedeschi: erano le vecchie poste, oggi sono l’equivalente della nostra Rinascente. Imperdibile la terrazza, ha la vista più bella sulla laguna (è gratis, va solo prenotato sul sito);
- Museo Peggy Guggenheim: tappa obbligatoria, non sento storie. Anche se non sei un amante dell’arte vale la pena visitare la villa che lo ospita;
- Ospedale SS Giovanni e Paolo: penserete ad un errore, ma no è tutto vero. L’ospedale della laguna di Venezia è un gioiello. Più che altro lo è la Scuola Grande di San Marco, un meraviglioso edificio rinascimentale che oggi è l’ingresso principale dell’ospedale;
- La scala elicoidale Contarini del Bovolo: ogni volta per trovarla è una tragedia. Ci si arriva attraverso un vicolo minuscolo che poi si apre in una splendida piazzetta. Non ho mai capito se sia possibile visitare il suo interno, in ogni caso è bellissima anche da fuori;

- Burano e Murano, il regno del vetro soffiato: a te la scelta, prendi il vaporetto e via. Sono come una Venezia in miniatura, ma più colorata e meno affollata. Mi raccomando, fermati da qualche artigiano del vetro, le dimostrazioni sono un vero e proprio spettacolo.
dove mangiare – A Venezia esiste solo un ristorante, anzi IL ristorante. Vi dice qualcosa la parola Bellini o Carpaccio? A me si, significa Harry’s Bar, il Cipriani, quello vero. Qui ha mangiato chiunque, da Charlie Chaplin a Peggy Guggenheim. Di Harry’s ce ne sono due, il quartier generale a piazza San Marco, ed Harry’s Dolci alla Giudecca. D’estate consiglio il Dolci perché ha una bellissima terrazza all’aperto.

- Al covo: buonissimo, un’ottima alternativa al Cipriani. Un ambiente intimo e raffinato. Occhio al portafoglio;
- Acciugheta: decisamente più alla mano, molto buono ma meno tipico;
- Al Timon: per l’aperitivo super tipico non posso che consigliarvi al Timon. Qui potrete mangiare in un’imbarcazione attraccata davanti al locale;

- La zucca: vegetariani attenzione, questo è il posto perfetto per voi. Oltre ad avere un’ottima cucina a base di verdurine di stagione, è davvero un posticino carino carino con una porticina che si affaccia direttamente sull’acqua;
- Ca d’oro alla vedova: vi dico solo una cosa, spritz e cicchetto.