Una grande piazza centrale, un centro commerciale, tre grattacieli di vetro, un parco pubblico e due blocchi di edifici residenziali: questa è CityLife, il quartiere ultra moderno di Milano che vede la firma di tre grandi architetti del panorama internazionale, Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Zaha Hadid
CityLife, il progetto di riqualificazione del quartiere Portello – Abitazioni di lusso, inquilini famosi e vaste aree pedonali, CityLife è uno dei quartieri più chic e ambiti di Milano. Ma cosa c’era prima dei celebri palazzi di Zaha Hadid?
La vecchia Fiera di Milano, instaurata a partire dall’Esposizione Universale del 1906 e trasferita nel 2005 nei padiglioni di Rho. I lavori di trasformazione dell’area, circa 255.000 metri quadri, iniziarono nel 2007 e furono affidati, a seguito di un concorso internazionale bandito dalla Fondazione Fiera Milano, alla società CityLife.

Le residenze Hadid – Sette edifici di altezze e forme diverse, disposti in due differenti aree territoli divise e attraversate da un giardino pubblico. I palazzi di Zaha Hadid, con i loro balconi ricurvi, le grandi finestre e i tetti dal profilo morbido, ricordano il design e la forma delle grandi navi da crociera. Notevole l’impatto visivo, minore quello ambientale: le facciate sono infatti realizzate con pannelli in fibra di cemento ed elementi in legno naturale, mentre l’impianto energetico è completamente ecosostenibile e non inquinante.



Torre Hadid, o “lo storto” – Nota anche come Torre Generali, in quanto sede del celebre gruppo assicurativo milanese, Torre Hadid è alta 177 metri, a cui se ne aggiungono altri 15 dell’insegna (apposta come coronamento alla fine del 2018 ma entrata subito al centro di diverse polemiche: rovinerebbe l’aspetto del grattacielo). Quella dell’architetto iracheno è tra le prime torri sviluppate in torsione attraverso una struttura in calcestruzzo, per questo viene benevolmente rinominata “lo storto”. Al suo interno ospita 44 piani, 39 dei quali adibiti a uffici.
Torre Isozaki, “il dritto” – Progettata dall’architetto giapponese Arata Isozaki, è il secondo edificio più alto d’Italia dopo la Torre Unicredit di piazza Gae Aulenti. La torre raggiunge i 209 metri di altezza, ovvero la maggiore altitudine in tutta Milano. Per questo motivo il 22 novembre del 2015 è stata aggiunta sulla sua cima una copia della Madonnina, che come da tradizione deve essere issata sul tetto più alto della città. Il grattacielo, che ospita la sede di Allianz, è realizzato con una struttura in cemento armato, con le due facciate principali rivestite con otto vele in vetro curvato.
Torre Libeskind, “il curvo” – Ospita gli uffici di PwC, nota agenzia di consulenza internazionale, ed è alta 175 metri. Il suo ideatore è Daniel Libeskind, architetto neworkese di origine polacca. Il suo nomignolo, ovvero “il curvo”, fa riferimento alla curvatura verso sud delle due facciate. La parte convessa, con superficie maggiore che capta l’irradiazione solare, è orientata a nord, mentre la parte concava, di superficie inferiore, è inclinata verso sud in modo da offrire minore superficie esposta al sole. La struttura principale della torre è realizzata in cemento armato, mentre la parte terminale, chiamata “Crown”, è in acciaio.
Le residenze Libeskind – Simili in quanto a stile e materiali a quelle Hadid, con le quali si integrano perfettamente, le residenze Libeskind ospitano ben 380 appartamenti. Il progetto iniziale di CityLife prevedeva inoltre la costruzione di un campo da golf, soppiantato dalle residenze Isokai e successivamente da ulteriori residenze Libeskind, le “mini Libeskind”, per via delle loro dimensioni più contenute.