E se la Milano di domani fosse quella di ieri? Da decenni si parla della riapertura dei Navigli, di quel sistema di canali che tanto aveva affascinato Stendhal nell’800.
Un antico sogno milanese diventato libro e cavallo di battaglia della campagna elettorale di Giuseppe Sala. In questo periodo in cui il domani è incerto, perché dettato dalle logiche e dalle priorità della pandemia, si parla però di rinascita verde della città, più attenta all’ambiente e alla sostenibilità. Allora perché non inserire in questo progetto green, che prevede l’apertura di nuove piste ciclabili, l’introduzione di veicoli elettrici e di nuovi mezzi di trasporto pubblici, anche la riapertura di alcuni tratti simbolici, come la Conca dell’Incoronata di via San Marco o la zona della Martesana, dei Navigli? Ipotesi che secondo il sindaco, «andrebbe perfettamente ad appoggiarsi sulla visione ambientale che cercano le città internazionali», come Barcellona, modello di sistema urbano del ventunesimo secolo. La scopertura dei Navigli porterebbe diversi benefici, come la creazione di nuovi itinerari blu, il rafforzamento della navigabilità e perciò dei trasporti, e una maggiore sicurezza idrica. La Milano che verrà potrebbe quindi assomigliare alla Milano città d’acqua di un tempo, attraversata da un lungo sistema di canali, irrigui e navigabili, che la collegavano al lago Maggiore, a quello di Como e al basso Ticino. Sin dal Medioevo, ma anche durante il Rinascimento, si era immaginato di sfruttare le ricchezze del sottosuolo e si iniziarono a costruire i primi canali per la navigazione. Un’opera che si sviluppò nel tempo in maniera prodigiosa, facendo raggiungere a Milano un primato ineguagliabile, grazie al contributo di grandi menti, a partire da Leonardo da Vinci. È evidente che la pandemia ancora in corso porterà nuovi problemi, ma con la riapertura dei canali, asfaltati in epoca fascista per motivi di salubrità pubblica, Milano potrebbe finalmente aspirare a quel ruolo di città bella che è stato sempre un po’ trascurato a favore della funzionalità.


