Brera apre alle “Visite emozionali”

Persone con un disagio psichico offrono un nuovo sguardo sulle opere

di MATTIA CAMERA

«Sento calore, compassione, dispiacere per il bambino e voglia di aiutarlo. Provo rispetto verso la fatica degli altri. L’opera descrive la durezza e la rassegnazione della realtà contadina, della stanchezza di questa vita e questo si legge nell’espressione del viso del ragazzo e nell’essenzialità degli indumenti». Marco, socio del Club Itaca Milano, interpreta così Il portarolo del Pitocchetto. Non appena sarà di nuovo possibile, riporterà la sua personale visione del quadro di fronte a un gruppo di visitatori all’interno della Pinacoteca di Brera. Questo grazie al progetto “Per la Mente, con il Colore”, promosso proprio dal Club Itaca (centro per lo sviluppo dell’autonomia socio lavorativa di persone con una storia di disagio psichico) in collaborazione con l’associazione Amici di Brera. Attraverso quest’iniziativa, piccoli gruppi verranno accompagnati in un tour da persone che stanno vivendo un disagio psichico. La visita offrirà una chiave di lettura diversa di alcune tra le opere più famose, come la Cena in Emmaus di Caravaggio, la Pietà di Giovanni Bellini, la Strage degli innocenti di Bernardo Cavallino, Il Bacio di Francesco Hayez. I focus saranno le emozioni e i sentimenti scaturiti dall’osservazione di questi quadri, attraverso lo sguardo di persone che, grazie alle loro esperienze personali, possono cogliere sfaccettature e dettagli inusuali. L’idea è che anche i visitatori riescano a tirar fuori riflessioni sul proprio vissuto. «Le persone non sono state scelte in base alla diagnosi, ma in base alla motivazione», spiega Silvana Benaglia, coordinatrice del Club Itaca. «È la nostra filosofia, l’adesione è su base volontaria perchè ci concentriamo in particolare sull’aspetto della socializzazione e sulla valorizzazione delle risorse positive». Durante gli incontri di formazione, i volontari sono stati posti di fronte a varie opere. Non avevano a disposizione titolo, autore o descrizione del quadro: «L’anno scorso, durante la prima fase di preparazione, il nostro obiettivo era far sì che queste persone liberassero in totale autonomia le proprie emozioni». Negli incontri successivi invece è stata determinante la presenza delle psicologhe: «La seconda fase prevede l’immedesimazione totale nell’opera. Chi analizza il quadro deve immaginarsi come uno dei protagonisti e dialogare con la terapeuta dando vita a una storia».

Napoleone, Pinacoteca di Brera

La Pinacoteca di Brera diventerà così il primo museo al mondo a inserire nel calendario una “Visita emozionale”: «Il progetto è nato da un atteggiamento innovativo del direttore James Bradburne», sottolinea Alessandra Montalbetti, storica dell’arte della sezione Didattica dell’associazione Amici di Brera. «La Pinacoteca ha sempre avuto una visione alternativa in ambito didattico e il lockdown, mostrandoci le fragilità di ognuno, è stato il punto di partenza per dimostrare che l’arte non è solo ammirare il bello, ma ha anche grande utilità per le persone». “Per la Mente, con il Colore” è un’occasione importantissima per riuscire finalmente ad «abbattere lo stigma nei confronti di coloro che soffrono di fragilità a livello psichico e psicologico». Benaglia spiega come troppo spesso queste persone vengano identificate con la loro malattia, portando loro stesse ad autoconvincersi della cosa. «Essere una guida alla Pinacoteca di Brera, e farlo bene, sarà fondamentale per i soci del Club anche nell’ottica di un inserimento nel mondo del lavoro, altro grande obiettivo del progetto». L’intenzione del direttore è quella di calendarizzare le visite e trovare uno sponsor che permetta a queste persone di essere regolarmente retribuite. Le storiche coinvolte nel progetto (Alessandra Montalbetti, Luisa Strada, Alessandra Campagna e Chiara Martino) hanno ammesso come sia un percorso arricchente anche per loro: «Ci ha permesso di scoprire o riscoprire diversi aspetti di quadri che conosciamo e descriviamo da anni». Per uomini e donne come Marco questo progetto avrà grandi benefici psichici, perché permetterà loro di liberare le emozioni in un contesto diverso da quello sanitario.

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